Ok siamo ormai entrati in una New Normality.
Ma quante volte ci siamo trovati in difficoltà perché i comportamenti che fino a poco tempo fa adottavamo con successo sembrano non essere più efficaci nonostante i nostri sforzi di adeguarci al mondo che cambia attorno a noi?
Molti di noi in questa difficile fase storica, economica e professionale si sentono disorientati, stanchi, stressati, quasi sopraffatti dal susseguirsi delle situazioni. Altri si trovano a dover ripensare completamente il proprio progetto professionale, in una costante e faticosa ricerca di strategie per affrontare la situazione e di soluzioni nuove da proporre ai propri clienti.
Vi siete depressi a sufficienza leggendo?
In qualunque caso è il momento di guardare alle opportunità. Opportunità di intraprendere nuovi progetti, di acquisire nuove competenze, di esplorare mondi nuovi scoprendo – perché no? – che si possiedono delle risorse di cui prima non si era neanche consapevoli, che si può andare oltre quelli che si pensava fossero i propri limiti. Così si cresce, si diventa personalmente e professionalmente più maturi e più sicuri, più forti!
Tutto questo richiede una grande capacità di andare “out of the box”, di esprimere pensiero laterale alla ricerca di soluzioni nuove a problemi nuovi. È un percorso “molto faticoso, mi ha portata a mettermi seriamente in discussione come manager, ma sento anche di essere cresciuta tanto” [cit. coachee durante la nostra sessione di lavoro conclusiva].
Per uscire dalla scatola e vincere questa sfida, occorre affiancare ad un approccio esclusivamente cognitivo una metodologia di lavoro che operi anche sulla dimensione emozionale, che aiuti a “sbloccare” gli schemi comportamentali abituali per individuare strategie di azione nuove, coerenti con il dinamismo e la complessità del contesto in cui ci troviamo ad operare oggi, come professionisti e come manager.
La metodologia LEGO® SERIOUS PLAY®, grazie all’impiego dei mattoncini, si fonda proprio sulla creazione di metafore volte a rendere più semplice la comprensione e dunque la soluzione di temi complessi. Aiuta così le persone a “costruire”, far emergere idee che lavorando solamente su un piano razionale non avrebbero preso forma. Dietro a questo ovviamente non c’è una magia ma delle teorie scientifiche: il costruttivismo di Jean Piaget, il costruzionismo di Seymour Papert, la relazione mano-cervello di Frank R. Wilson sul rapporto mano-cervello.
Affiancando a questa metodologia gli strumenti utilizzati nel coaching per stimolare pensiero divergente e le tecniche di Storytelling, nasce STEP UP, un processo volto a supportare le persone nello “sbloccare” il proprio potenziale così da massimizzarne le performance professionali.
Vuoi affacciarti fuori dalla tua scatola?